Pensioni e imposte eque finalmente anche per le coppie sposate: l’organizzazione mantello delle Chiese evangeliche libere in Svizzera Freikirchen.ch prende una posizione chiara nella consultazione sulla legge federale sull’imposizione individuale e si oppone all’attuale penalizzazione del matrimonio: il nuovo progetto di legge sull’imposizione individuale viene chiaramente respinto. In questo contesto, le Chiese evangeliche libere sostengono le due iniziative popolari del Centro “Sì a rendite AVS eque anche per i coniugi” e “Sì a imposte federali eque anche per i coniugi”.
“Le Chiese evangeliche libere discutono di questioni molto diverse. Non ci limitiamo alle questioni culturali e religiose. Per noi è di fondamentale importanza trovare una soddisfacente coesistenza nella nostra società del XXI secolo. Vorremmo contribuire a raggiungere questo obiettivo”, afferma Peter Schneeberger, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche libere in Svizzera Freikirchen.ch, spiegando la motivazione della presa di posizione sulla legge federale. La federazione si oppone all’introduzione dell’imposizione individuale, afferma Schneeberger: “Se l’imposizione individuale verrà comunque introdotta, siamo a favore della variante 2 – con alcune aggiunte”.
Il Consiglio federale sostiene la costituzionalità del progetto di legge in quanto si prenderà in considerazione soltanto il singolo individuo e non più la comunione coniugale. La Federazione delle Chiese evangeliche libere non condivide questa interpretazione e la considera avventurosa fintanto che il Codice civile e altre leggi, come la legge sull’AVS, si baseranno sullo stato civile per determinare le conseguenze giuridiche.
Le giovani famiglie sono svantaggiate
Alla luce dell’attuale situazione finanziaria della Confederazione, la Federazione delle Chiese evangeliche libere ritiene che sarebbe sbagliato presentare un progetto di legge che provocherebbe un mancato introito di un miliardo di franchi. Inoltre, la giustificazione di una imposizione fiscale che sia neutrale per quanto riguarda lo stato civile non è convincente.
L’articolo 14 della Costituzione federale garantisce il diritto al matrimonio e alla famiglia. Le attuali disposizioni del Codice civile, come giustamente affermato nel rapporto esplicativo, sono legate alla coppia sposata come comunità economica. Poiché finora la legge fiscale ha, in determinate situazioni, chiaramente sfavorito le coppie sposate, le modifiche previste sfavoriranno nuovamente, in determinate situazioni, le coppie sposate.
Ciò colpirebbe in particolare le famiglie che, nella fase della prima infanzia, hanno deciso di occuparsi personalmente dei propri figli e di non ricorrere all’assistenza di terzi. Schneeberger: “Ciò comporterebbe un onere fiscale ancora maggiore per un gruppo sociale considerevole che rinuncia alle offerte di assistenza da parte di terzi, che comportano costi elevati”.
Pensioni eque, imposte eque
Nel 1984 il Tribunale federale ha vietato la discriminazione fiscale nei confronti delle coppie sposate. Ciononostante, a distanza di decenni, circa 700.000 coppie di coniugi e pensionati in Svizzera pagano ancora più tasse federali rispetto a quelle conviventi. Le coppie di pensionati, inoltre, ricevono fino a 14.340 franchi in meno di pensione AVS all’anno, solo perché sono sposate.
Il 27 settembre 2022, il Centro ha avviato la raccolta di firme per le due iniziative popolari “Sì a rendite AVS eque anche per i coniugi – Basta con la discriminazione del matrimonio!” e “Sì a imposte federali eque anche per i coniugi – Basta con la discriminazione del matrimonio!” (https://il-centro.ch/temi/si-allequita/), che chiedono l’introduzione dello splitting.
Le Chiese evangeliche libere sostengono queste due iniziative popolari, in quanto vogliono creare imposte eque con soluzioni non burocratiche. Se le iniziative dovessero avere successo, la federazione si chiede inoltre se non sarebbe il caso di decidere a livello costituzionale in merito all’imposizione individuale o al modello di splittaggio prima che avvenga la stesura di una legge federale corrispondente.