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Culto FCELT 2023

Uniti nella verità: come affrontare la diversità

La bellezza della diversità ancorata nella verità

Dopo una lunga pausa che durava dal 2018 dovuta alla pandemia, domenica 7 maggio 2023 si è svolto presso il Palazzo dei congressi a Lugano il culto FCELT, con la partecipazione di quasi mille credenti provenienti dalle varie chiese sparse sul nostro territorio cantonale.

La presenza di ulteriori chiese non appartenenti alla federazione e di numerose opere e missioni cristiane che hanno esposto il loro materiale è stato un ulteriore forte segnale di unità e della volontà di collaborazione tra i credenti ticinesi. 

Durante il culto ha inoltre avuto luogo il passaggio del testimone dal presidente uscente Giuseppe Cadamuro al nuovo presidente Daniele Scarabel, che è entrato in carica nel gennaio del 2022. Sono stati inoltre presentati i nuovi pastori che si sono aggiunti negli ultimi anni, così come il Ministero Rehoboth, che dal 2022 è diventato ufficialmente membro della federazione.

Parallelamente al culto per gli adulti si è svolta un’attività dedicata ai bambini dai 6 ai 12 anni con la partecipazione di ca. 70 bambini.

Verità, unità, diversità 

Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro. (1 Corinzi 12:4-5) 

Durante il suo sermone, il Pastore Pietro Lamanna ci ha ricordato che Gesù Cristo è la Verità in assoluto e che perciò eravamo riuniti nel nome di Gesù che è la base per costruire l’unità nella diversità. E questo perché Cristo solo è l’essenziale espressione della nostra unità.

Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. V’è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti. (Efesini 4:4-6)

Tutto questo noi lo possiamo realizzare attraverso le nostre bellissime differenze, perché la differenza non è divisione bensì complementarietà.  Abbiamo bisogno gli uni degli altri, senza dover rinunciare alle nostre identità e senza temere le diversità.

Che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. (Giovanni 17:21)

La Parola ci porta ad essere uniti a Dio e a Cristo, un solo pensiero, una sola visione, un solo modo di concepire l’esistenza. Se ci manca questa unità il mondo non conoscerà che Gesù Cristo è stato mandato? Siamo pronti ad accettare questa responsabilità?

Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri. (Giovanni 13:34-35)

Siamo desiderosi di amarci e di esprimere l’amore che Gesù Cristo ha messo nei nostri cuori? Senza l’amore che c’è nel Corpo di Cristo noi stessi non saremo riconosciuti come discepoli di Cristo.

Aspettiamoci dunque la benedizione di Dio sul nostro cantone con un poderoso risveglio! Che Dio ci dia un desiderio di vivere come chiese per la gloria di Dio! 

 

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